Marco Ghirello
Sviluppo Web e
Marketing Digitale
sul Lago di Garda
© MARCO GHIRELLO
PIAZZA CATULLO 3, 37016 GARDA (VR)
P.IVA 04979270230
Turismo del Vino: tra Innovazione e Sostenibilità Ambientale
Come sta cambiando il settore dell'enoturismo grazie alle nuove tecnologie digitali
Il turismo del vino, o enoturismo, rappresenta oggi una delle forme più dinamiche e innovative di turismo esperienziale, capace di coniugare la scoperta dei territori con la cultura, la storia e la convivialità legate al mondo dell'enologia. Come ho già evidenziato nel mio articolo intitolato Turismo esperienziale: un nuovo modo di viaggiare e scoprire, il viaggio esperienziale si fonda sull'autenticità e sul coinvolgimento diretto del visitatore.
L'enoturismo si inserisce perfettamente in questo paradigma, proponendo visite a vigneti, cantine, feste e manifestazioni legate al vino, dove la degustazione e la conoscenza delle produzioni locali sono il principale fattore motivante. Tuttavia, questa esperienza va ben oltre la semplice degustazione e coinvolge anche l'ascolto delle storie dei produttori e l'esplorazione dei paesaggi rurali italiani.
Le esperienze offerte dall'enoturismo sono molteplici e si sono evolute negli ultimi anni per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più ampio e diversificato. Oggi, oltre alle classiche degustazioni guidate e alle visite in cantina, il turista del vino può partecipare a workshop di vendemmia, passeggiate tra i vigneti, cene tematiche, corsi di cucina, trattamenti di vinoterapia, soggiorni in wine resort ed eventi culturali ospitati nelle aziende vinicole. L'enoturismo si configura così come un'esperienza di benessere a 360 gradi, capace di arricchire il bagaglio personale del visitatore e di creare un legame autentico con il territorio e la comunità locale.
Un elemento distintivo dell'enoturismo italiano è la sua capacità di integrare altri segmenti turistici, come il turismo gastronomico, culturale e naturalistico, offrendo un ventaglio di attività che soddisfa sia gli appassionati di vino sia i semplici curiosi o le persone in cerca di esperienze autentiche. Le aziende vinicole, spesso situate in dimore storiche o in contesti paesaggistici di pregio, propongono percorsi personalizzati che permettono di scoprire le tecniche di produzione e le peculiarità dei vitigni autoctoni, valorizzando così il patrimonio enogastronomico e culturale italiano.
Evoluzione dell'enoturismo in Italia
L'enoturismo in Italia ha una storia relativamente recente, ma una crescita esponenziale negli ultimi venticinque anni. Negli anni Novanta, il turismo del vino era ancora un fenomeno di nicchia, spesso limitato a semplici degustazioni o vendite dirette in cantina senza una vera e propria struttura ricettiva o una strategia di accoglienza dedicata. La svolta è avvenuta con la nascita di iniziative come Cantine Aperte (1993), promossa dal Movimento Turismo del Vino, che ha segnato l'inizio di una nuova stagione di valorizzazione delle aziende vinicole come mete turistiche.
Nel corso degli anni Duemila, la consapevolezza del potenziale dell'enoturismo è cresciuta sia tra gli operatori che tra le istituzioni. Sono nate le Strade del Vino, itinerari tematici che collegano cantine, agriturismi, ristoranti e borghi storici, valorizzando le denominazioni di origine e le tradizioni locali. Le associazioni di sommelier, i consorzi di tutela e le reti territoriali hanno contribuito a promuovere la formazione di figure professionali dedicate all'accoglienza e alla comunicazione del vino.
Oggi, il turismo del vino italiano è riconosciuto come un asset strategico per la crescita economica e sociale dei territori rurali, con un giro d'affari che nel 2024 ha raggiunto i 2,9 miliardi di euro e circa 15 milioni di visitatori annui. 1 Le aziende vinicole hanno progressivamente integrato l'accoglienza turistica nel proprio modello di business, investendo in infrastrutture, formazione e tecnologie digitali per migliorare l'esperienza del visitatore e fidelizzare la clientela.
I numeri del settore enologico italiano
L'Italia si conferma nel 2024-2025 come leader mondiale nella produzione di vino, con una produzione stimata di 226 milioni di ettolitri a livello globale e una quota italiana in crescita del +15,1% rispetto al 2023. Il settore vinicolo italiano rappresenta un pilastro dell'economia nazionale, con un fatturato complessivo che supera gli 8,1 miliardi di euro per l'export (secondo solo alla Francia) e un saldo commerciale in costante crescita negli ultimi vent'anni. 2
La distribuzione geografica della produzione vede il Veneto come prima regione vinicola, con circa un quarto dei quantitativi nazionali e oltre il 35% dell'export, seguito da Puglia, Piemonte e Toscana. Le aziende più dinamiche, come Cantine Riunite-GIV, Argea, IWB, Caviro, Antinori e Zonin 1821, registrano fatturati che vanno dai 200 ai 700 milioni di euro, con una forte propensione all'export e una crescente attenzione alla sostenibilità e all'innovazione. 3
Dal punto di vista dei consumi interni, il comparto del vino in Italia mantiene un peso significativo, con 21,8 milioni di famiglie (l'84,6% del totale) che acquistano vino e spumante, per una spesa media annua di 137 euro. 4
Un trend rilevante nel settore enologico italiano è la crescita della viticoltura biologica e delle pratiche sostenibili. Nel 2024, il 43% delle aziende del Movimento Turismo del Vino dichiara di essere biologica e il 38% rispetta standard di agricoltura sostenibile, a fronte di una media nazionale del 19,8%. 5
I dati del Global Wine Tourism Report 2025
Il Global Wine Tourism Report 2025, realizzato dall'Università di Geisenheim in collaborazione con UN Tourism, Great Wine Capitals, OIV e WineTourism.com, rappresenta il più ampio studio internazionale sul turismo del vino, coinvolgendo 1.310 cantine di 47 Paesi nel mondo.
I risultati pubblicati nel report, confermano che il turismo del vino è diventato una componente strategica e redditizia del settore vinicolo globale, contribuendo allo sviluppo sostenibile delle aree rurali, alla creazione di posti di lavoro e alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale. Secondo il report, due terzi delle aziende vinicole considerano l'enoturismo profittevole, con una media del 25% dei ricavi aziendali generati dalle attività turistiche (biglietti, degustazioni, ristorazione, vendita diretta, eventi).
La crescita dell'enoturismo è trainata dalla domanda di esperienze autentiche, basate sulla natura e da una particolare attenzione delle persone alla sostenibilità. Il pubblico dell'enoturismo si sta diversificando: la fascia di età compresa fra i 45 e i 65 anni rimane dominante, ma cresce l'incidenza dei turisti con età compresa fra i 25 e i 44 anni, attratti da esperienze immersive, educative e sostenibili.
Le attività più richieste sono le degustazioni (79%), seguite dalle visite in cantina (68%) e dai tour nei vigneti (61%), a cui si affiancano abbinamenti cibo-vino, incontri con i produttori, eventi privati, attività culturali e wellness.
Le opportunità per le aziende vinicole
L'enoturismo offre alle aziende vinicole la possibilità di diversificare le fonti di reddito, riducendo la dipendenza dalla vendita tradizionale di bottiglie e dai canali distributivi intermediati. La vendita diretta in cantina, favorita dall'esperienza turistica, consente di mantenere margini più elevati, di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato e di costruire relazioni solide con i clienti.
Secondo una ricerca SDA Bocconi presentata al Vinitaly 2025, le aziende che investono in vendite dirette e turismo del vino registrano fatturati superiori alla media, grazie a strategie di marketing efficaci e all'uso dei canali digitali per raggiungere un pubblico più ampio e connesso. La narrazione delle storie aziendali e la valorizzazione delle peculiarità produttive stimolano l'interesse dei consumatori e supportano le vendite, sia in loco che online.
L'enoturismo è uno strumento potente per rafforzare il brand aziendale e costruire una reputazione solida e duratura, associando il prodotto al territorio, alla storia e ai valori della comunità locale. Lo storytelling, ovvero la capacità di raccontare in modo autentico e coinvolgente la propria identità, le tradizioni e le innovazioni, è diventato un elemento centrale delle strategie di wine marketing.
Le aziende che sanno narrare la propria unicità, coinvolgendo il visitatore in esperienze immersive e personalizzate, riescono a distinguersi in un mercato sempre più competitivo e a creare un legame emotivo con il pubblico. La presenza online, la cura dei contenuti multimediali, la gestione dei social media e la partecipazione ad eventi e fiere, sono strumenti fondamentali per amplificare la visibilità e l'attrattività della propria offerta commerciale.
Uno degli obiettivi principali dell'enoturismo è la fidelizzazione del cliente, ovvero la capacità di trasformare il visitatore occasionale in un ambasciatore del brand e in un cliente ricorrente. La customer experience, intesa come l'insieme delle emozioni, delle percezioni e dei ricordi legati all'esperienza in cantina, gioca un ruolo chiave nel determinare la soddisfazione e la propensione all'acquisto.
I modelli di offerta enoturistica
L'offerta enoturistica italiana si caratterizza per una grande varietà di modelli e format, che spaziano dalle degustazioni guidate ai picnic in vigna, dai corsi di cucina agli eventi culturali, dai trattamenti wellness ai soggiorni in wine resort. Le aziende più innovative propongono esperienze personalizzate, attività outdoor, abbinamenti cibo-vino, percorsi tematici e collaborazioni con chef, artisti e operatori turistici. Alcuni esempi di successo includono:
- Wine Resort e Relais di Charme: strutture ricettive di alta gamma immerse nei vigneti, che offrono soggiorni esclusivi, spa, ristoranti gourmet e attività esperienziali.
- Eventi speciali: manifestazioni di grande successo come "Cantine Aperte" sono occasioni uniche per attrarre un gran numero di appassionati.
- Strade del Vino: reti territoriali che collegano cantine, agriturismi, ristoranti, musei e borghi storici, valorizzando le denominazioni di origine e le tradizioni locali.
- Wine Club e vendite online: programmi di membership che offrono vantaggi esclusivi ai clienti più fedeli, degustazioni riservate, spedizioni periodiche e accesso a eventi privati.
Il ruolo della tecnologia nell'enoturismo
La rivoluzione digitale sta trasformando profondamente il settore vitivinicolo e l'enoturismo, offrendo strumenti avanzati per la gestione delle attività, la promozione dell'offerta e la fidelizzazione dei clienti. Oltre il 75% delle aziende ha già implementato sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) per il controllo centralizzato dei processi aziendali, dalla produzione alla contabilità, dalla gestione delle risorse umane alla tracciabilità del prodotto.
La digitalizzazione consente di ottimizzare la gestione delle prenotazioni, la raccolta dei dati, la personalizzazione delle esperienze e la conformità alle normative, migliorando l'efficienza operativa e la qualità del servizio. Uno degli strumenti digitali più diffusi è il booking engine, ovvero il sistema di prenotazione online integrato nel sito web aziendale che permette ai visitatori di consultare le disponibilità, scegliere le esperienze più adatte ai propri gusti, effettuare pagamenti anticipati e ricevere conferme automatiche.
L'integrazione con marketplace specializzati come Divinea, Winedering e GetYourGuide, insieme alla promozione attiva su portali enoturistici, rappresenta oggi una leva strategica fondamentale per le cantine e le strutture ricettive del settore vitivinicolo. Questi canali digitali non solo amplificano la visibilità online delle esperienze proposte, ma consentono anche di intercettare nuovi segmenti di clientela, spesso più giovani che prediligono la prenotazione online e la personalizzazione dell'esperienza.
La sostenibilità e gli incentivi per l'enoturismo
La sostenibilità è diventata un driver fondamentale per l'enoturismo, sia in termini di attrattività per i visitatori sia come requisito per accedere a finanziamenti e certificazioni. Le aziende vinicole adottano sempre più pratiche agricole sostenibili (biologico, biodinamico, permacultura), gestione efficiente delle risorse idriche ed energetiche, riduzione dell'impronta carbonica e valorizzazione dei prodotti locali.
Le certificazioni green (Bio, Biodinamico, ISO 14001) e i programmi di sostenibilità promossi dal Ministero dell'Agricoltura e dell'Ambiente offrono opportunità di posizionamento e di accesso a mercati internazionali sempre più sensibili ai temi ambientali.
Il sostegno pubblico all'enoturismo si concretizza attraverso bandi, contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e programmi di formazione. Nel 2025, il Piano Nazionale di Sostegno al Settore Vitivinicolo e il Fondo Unico Nazionale per il Turismo (FUNT) mettono a disposizione risorse per la digitalizzazione, la sostenibilità, la riqualificazione delle strutture ricettive e l'innovazione dei servizi.
Le figure professionali per l'enoturismo
La crescita dell'enoturismo richiede competenze trasversali in accoglienza, vendita, comunicazione, marketing digitale, gestione delle esperienze e sostenibilità. Le principali figure professionali che vengono ricercate includono:
- Sommelier: esperti nella degustazione, presentazione e abbinamento cibo-vino, capaci di condurre visite guidate e raccontare la storia aziendale.
- Hospitality Manager: responsabile dell'accoglienza, della pianificazione delle esperienze e del follow-up post-visita, con competenze in CRM e customer experience.
- Guide e Host: professionisti formati nella narrazione del territorio, nella gestione dei gruppi e nella promozione delle attività outdoor e culturali.
- Esperti di marketing digitale e storytelling: figure specializzate nella creazione di contenuti, nella gestione dei social media e nella promozione online dell'offerta enoturistica.
Il futuro del turismo del vino
Il turismo del vino si conferma una delle leve più promettenti per la crescita sostenibile del settore vinicolo italiano e per la valorizzazione dei territori rurali. La capacità di integrare tradizione e innovazione, di offrire esperienze autentiche, di investire in tecnologie digitali e pratiche sostenibili rappresenta la chiave per affrontare le sfide del mercato e cogliere le opportunità di sviluppo.
Le aziende vinicole che sapranno progettare l'ospitalità come un prodotto strutturato, misurare le performance, formare il personale e collaborare con le reti territoriali saranno in grado di trasformare l'enoturismo in una voce stabile del proprio bilancio, rafforzando la propria brand reputation e contribuendo alla crescita economica e sociale delle comunità locali.
La transizione digitale, la sostenibilità ambientale e la centralità dell'esperienza saranno i pilastri fondamentali su cui costruire il futuro dell'enoturismo italiano.
Enoturismo, un grande mercato per l’Italia del vino. Sui cui puntano cantine, territori e fiere.
In questo video di winetv, vengono mostrati i dati, i trend e le prospettive a "Vinitaly Tourism 2025" by VeronaFiere, con case history eccellenti e la visione di tanti distretti del vino.
L'Intelligenza Artificiale nel mondo del vino e dell'enoturismo: quali scenari per il futuro?
In questo video di BTO - Be Travel Onlife, si parla di come l'IA può supportare il turista enogastronomico nella personalizzazione del viaggio, i produttori in vigna e in cantina e i sommelier nella selezione dei vini e nell'analisi delle tendenze di consumo.
1 Fonte: Ansa. Cresce enoturismo, in un anno +16% e vale 2,9 miliardi di euro, pubblicato il 12 aprile 2024.
2 Fonte: Ansa. Italia regina per produzione di vino, export a 8,1 miliardi, pubblicato il 4 aprile 2025.
3 Fonte: MercatoGlobale. Settore vinicolo in Italia 2025, pubblicato il 27 maggio 2025.
4 Fonte: Vinamundi. Vino in trasformazione: crescita del valore e cambiamenti nei consumi fuori casa, pubblicato il 13 ottobre 2025.
5 Fonte: Movimento Turismo del Vino. Turismo del vino: tra nuove sfide e opportunità, pubblicato nel marzo 2025.
Nota: Le aziende citate nel presente articolo sono menzionate a titolo informativo. Non si tratta di contenuti sponsorizzati né di collaborazioni commerciali. L'obiettivo è offrire una sintesi utile e contestualizzata per i professionisti del settore, sulla base di evidenze pubblicamente disponibili.