
Marco Ghirello
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GEO vs SEO: come farsi trovare dall'Intelligenza Artificiale
Consigli utili per migliorare i contenuti e comparire nelle risposte fornite dalle IA generative
Nel panorama digitale moderno, l'intelligenza artificiale sta ridefinendo il modo in cui gli utenti accedono quotidianamente alle informazioni online. Con l'introduzione delle AI Overviews di Google e l'ascesa di strumenti come ChatGPT e Perplexity, le risposte generate non si limitano più a elencare dei semplici link, ma interpretano, sintetizzano e raccomandano i prodotti come farebbe una persona reale.
In questo contesto nasce la GEO - Generative Engine Optimization, una disciplina emergente che mira a rendere i contenuti web leggibili, citabili e raccomandabili dalle intelligenze artificiali generative. Non si tratta di una semplice evoluzione della SEO – Search Engine Optimization, ma di un cambio di paradigma che impone nuove regole di visibilità.
La GEO si inserisce in un nuovo ambiente digitale dove le query non attivano più soltanto elenchi di link, ma risposte sintetiche, contestualizzate e spesso conversazioni in stile chat. Le IA generative, come la Google AI Mode, non si limitano soltanto a indicizzare le pagine di un sito web, ma ne interpretano il contenuto e ne valutano la rilevanza semantica, generando risposte che simulano il linguaggio umano.
In questo scenario, la visibilità online non dipende più dal solo posizionamento organico, ma dalla capacità del contenuto di essere “compreso” e “riutilizzato” dalle macchine. A differenza della SEO, la GEO non ottimizza i contenuti per apparire tra i risultati di ricerca tradizionali (SERP - Search Engine Results Page), ma per essere compresa e citata da un algoritmo che risponde alle domande.
Come funziona la GEO e perché è cruciale per la tua attività
La GEO si concentra sull'ottimizzazione dei contenuti affinché vengano selezionati e integrati nelle risposte generate dai modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), come quelli impiegati da Google AI Overviews.
I modelli LLM sono sistemi di intelligenza artificiale capaci di comprendere e generare testo in linguaggio naturale, grazie all'addestramento basato su enormi quantità di dati e all'uso di reti neurali avanzate. Questi modelli non indicizzano i contenuti come i motori di ricerca tradizionali, ma li analizzano semanticamente, selezionando e citando solo quelli che risultano ben strutturati e provenienti da fonti autorevoli. Per questo, nel contesto GEO, è fondamentale ottimizzare testi e markup in modo che siano facilmente interpretabili dalle IA generative.
Secondo uno studio elaborato da Semrush, già nel marzo 2025 oltre il 13% delle query effettuate su Google attivava una risposta generata dall'intelligenza artificiale. Questa percentuale già rilevante è destinata a crescere esponenzialmente nei prossimi mesi e anni con impatti sempre più evidenti sulla visibilità dei contenuti e sulle logiche di posizionamento online. 1
GEO vs SEO: differenze tecniche e strategiche
Pur condividendo alcuni principi comuni come l'autorevolezza dei contenuti, la chiarezza strutturale e l'attenzione alla qualità editoriale, GEO e SEO si differenziano su alcuni aspetti che influenzano la visibilità online in modo sostanziale:
- Finalità delle discipline: mentre la SEO mira a generare traffico organico attraverso il posizionamento nei motori di ricerca, la GEO ha come obiettivo principale la citazione esplicita all'interno delle risposte generate dalle intelligenze artificiali.
- Struttura del contenuto: la SEO valorizza principalmente i contenuti approfonditi, ben formattati e ricchi di parole chiave, pensati per rispondere alle query degli utenti e favorire il posizionamento nei motori di ricerca. La GEO, invece, privilegia i testi brevi, informativi e facilmente interpretabili dai modelli linguistici. Le IA generative non navigano il sito come farebbe un utente, ma analizzano il contenuto in modo sintetico e strutturale. L'eccesso di elementi dinamici come JavaScript non essenziale o contenuti caricati in ritardo, può compromettere la leggibilità automatica, riducendo le probabilità di essere citati o selezionati nelle risposte delle IA.
- Markup semantico: nella SEO serve principalmente a strutturare le informazioni per i motori di ricerca tradizionali, migliorando la visualizzazione nei rich snippet (come recensioni, prezzi, eventi) e contribuendo al posizionamento organico. Nella GEO, invece, lo stesso markup facilita la comprensione automatica del contesto da parte delle intelligenze artificiali generative, rendendo i contenuti più rilevanti nelle risposte delle IA.
- Fonti e citazioni: nella SEO, i link da siti affidabili contribuiscono al PageRank e rafforzano la reputazione del dominio, migliorando il posizionamento organico. Le citazioni sono valutate in termini di backlink e coerenza tematica. Nella GEO, invece, le menzioni da fonti già validate come testate istituzionali, enti di settore o portali riconosciuti, sono strategiche perché le intelligenze artificiali tendono a citare i contenuti già considerati attendibili. In questo contesto, la visibilità non dipende solo dalla struttura tecnica, ma anche dalla credibilità percepita del sito o dell'autore.
L'importanza del markup semantico
Il markup semantico in un contesto dominato dalle IA è diventato un elemento cruciale per il posizionamento e la visibilità del nostro sito web. Esso è composto da un insieme di codici e attributi che vengono inseriti strategicamente nel codice HTML di una pagina web per descrivere al meglio il significato e la forma dei contenuti. In pratica, aiuta le macchine come i motori di ricerca e le intelligenze artificiali a comprendere meglio cosa rappresentino i vari elementi di una pagina.
Ad esempio, nel codice HTML del nostro sito web per descrivere il prezzo di una ipotetica "Camera Deluxe", anziché scrivere semplicemente:
<p>Camera Deluxe da €250</p>
potremmo usare il markup semantico previsto da Schema.org per specificare alle IA che si tratta di un'offerta alberghiera, come ho riportato nel breve codice qui sotto:
<div> itemscope itemtype="https://schema.org/HotelRoom">
<span itemprop="name">Camera Deluxe</span> da
<span itemprop="price">250</span>
<span itemprop="priceCurrency">EUR</span>
</div>
Questo consente alle IA (come quella di Google) di "capire" che si tratta di una camera d'hotel con un nome preciso, un prezzo chiaro espresso in euro e non semplicemente di un testo generico.
Nel contesto della GEO, il markup semantico assume un ruolo molto importante, poiché consente ai modelli linguistici di interpretare il contenuto in modo più preciso e funzionale. In particolare:
- Facilita la comprensione automatica: grazie alla struttura semantica, le intelligenze artificiali possono estrarre, interpretare e sintetizzare le informazioni con maggiore accuratezza, riconoscendo entità, relazioni e attributi senza ambiguità.
- Aumenta la probabilità di citazione: i contenuti ben strutturati e semanticamente marcati risultano più "leggibili" per le IA generative, che tendono a privilegiare testi chiari, contestualizzati e facilmente analizzabili nei loro processi di selezione e risposta.
- Supporta la contestualizzazione: il markup consente di associare correttamente elementi come servizi, località, recensioni e offerte a entità riconosciute (es. hotel, destinazioni, attività commerciali), migliorando la coerenza semantica e la rilevanza nelle risposte.
La GEO applicata al mondo dell'ospitalità: esempi concreti
Primo esempio - Immaginiamo un utente che interagisce con Google AI Mode chiedendo:
"Quali sono gli hotel per famiglie sul Lago di Garda?".
In questo scenario, risulterebbe vincente agli occhi di un'intelligenza artificiale, un sito web che fosse in grado di mettere in evidenza l'indole "family oriented" della struttura ricettiva. Utilizzare contenuti pertinenti alla sfera familiare, descrizioni dettagliate, recensioni integrate e un markup semantico coerente, potrebbe aumentare le possibilità di essere citato dalle risposte delle IA.
Al contrario, un sito web privo di queste specifiche ottimizzazioni, rischierebbe di non essere selezionato, anche se risultasse ben posizionato nei risultati SEO tradizionali.
Secondo esempio - Immaginiamo un utente che interagisce chiedendo informazioni per il suo cane:
"Ci sono spiagge pet friendly a Lazise?".
Anche in questo caso, qualora esistesse una struttura dedicata ai nostri amici a quattro zampe, descritta con un linguaggio preciso, termini riconoscibili e senza tralasciare le fondamentali indicazioni geografiche, avrebbe maggiori probabilità di essere raccomandata dalle IA generative.
La GEO, in questo senso, non si limita a ottimizzare per la ricerca, ma diventa uno strumento di visibilità conversazionale, capace di intercettare le richieste degli utenti nel momento stesso in cui vengono formulate.
Le 5 best practice GEO per i siti di hotel
Per migliorare la visibilità nelle risposte generate dalle intelligenze artificiali, consiglio a chi si occupa della gestione del sito di un hotel, di adottare alcune strategie pensate per rendere i contenuti più facilmente interpretabili dai modelli linguistici:
1) Scrivere contenuti sintetici
È consigliabile evitare i testi eccessivamente complessi, privilegiando invece paragrafi brevi, informativi e ben segmentati che possano facilitare la comprensione automatica da parte delle IA.
2) Utilizzare il Markup semantico
L'adozione dei codici e degli attributi proposti da Schema.org consente di descrivere in modo preciso e "machine readable" alcuni elementi chiave come i servizi offerti, le camere, la localizzazione, le recensioni e le promozioni, migliorando la leggibilità per i modelli generativi.
3) Puntare su autorevolezza e citazioni
Ottenere menzioni e "backlink" da alcune fonti autorevoli come portali turistici, blog affidabili e riviste di settore, rafforza la credibilità percepita e aumenta la probabilità che l'hotel venga citato nelle risposte delle IA.
4) Curare l'accessibilità
È di fondamentale importanza che le informazioni rilevanti non siano nascoste dietro script, elementi dinamici o strutture non leggibili dai crawler AI. Una buona accessibilità è la base per essere selezionati dai modelli linguistici.
5) Ottimizzare le schede local
Mantenere aggiornati o creare i profili del nostro hotel su piattaforme come Google Business, Apple Business Connect o Bing Places è fondamentale in ottica GEO. Una scheda completa di tutti i dettagli principali, recensioni, foto, orari di apertura, servizi offerti e link al sito ufficiale, aumentano le probabilità che l'hotel venga citato nelle risposte delle IA.
Conclusione e scenari futuri per il settore alberghiero
A completamento di quanto già descritto, desidero precisare che la GEO non sostituisce la SEO, ma la affianca in un ecosistema dove la ricerca non è più una semplice lista di link, ma una conversazione guidata dall'intelligenza artificiale.
In questo scenario, la capacità di dialogare con i modelli linguistici diventa un asset strategico. Gli hotel e le attività turistiche che sapranno adattarsi più velocemente a questa nuova grammatica digitale, avranno un netto vantaggio sulla concorrenza e con ogni probabilità, maggiori prenotazioni da gestire.
La GEO apre dunque una nuova frontiera della visibilità online e in un mondo dove la pianificazione di un viaggio inizia sempre più spesso da una domanda posta all'intelligenza artificiale, essere parte della risposta non è solo un vantaggio, ma una necessità.
Generative Engine Optimization: The Most Powerful SEO Secret Smart Businesses Are Using
In questo video di Semrush, viene spiegato come la GEO- Generative Engine Optimization stia trasformando il digital marketing, affiancando la SEO tradizionale in un ecosistema dominato dall'intelligenza artificiale.
The New SEO Playbook (2025)
In questo video, Neil Patel spiega come ChatGPT, Google Gemini e Perplexity stiano generando un nuovo tipo di traffico altamente qualificato e come ottimizzare i contenuti per aumentare la visibilità nei risultati generativi.
1 Fonte: Semrush. GEO vs. SEO: A Comparative Guide for Digital Marketers, pubblicato il 26 settembre 2025.
Nota: Le aziende citate nel presente articolo sono menzionate a titolo informativo. Non si tratta di contenuti sponsorizzati né di collaborazioni commerciali.